Sculptor, self-taught, Angelo Santonicola is influenced by the Italian masters of classical sculpture, as well as by the great masters of painting, from Velasquez to Freud.


His sculpture originates from a figurative sphere to come to a realism reinvented. searching the B-side, the uncanny, and put it in relation with its counterpart: to cause a crisis and then its composition, trying to imagine for a moment the intimate and ineffable essence of things.


About the tecnique, his raw modeling can be summed by the words of Lucian freud: not to imitate flesh, but being flesh; the use of artificial eyes puts him in a continuum with the greek-roman classical bronze sculpture, while the use of plastiline gives his work a very modern sense of  urgency and constant uncompleted.

 

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Scultore, autodidatta, Angelo Santonicola è influenzato dai maestri italiani della scultura classica, così come dai grandi maestri della pittura, da Velasquez a Freud.

La sua scultura nasce da un'ambito figurativo per arrivare a un realismo reinventato. Cercare il lato B, il perturbante, metterlo in relazione con la sua controparte: causare una crisi e la sua ricomposizione, cercando di immaginare per un attimo l'intima e ineffabile essenza delle cose.

Riguardo alla tecnica, il suo modellato grezzo può essere riassunto dalle parole di Lucian Freud: non imitazione della carne, ma funzionare come funziona la carne; l'utilizzo di occhi artificiali lo pone in un continuum con la Scultura bronzea classica greco-romana, mentre l'utilizzo della plastilina dà al suo lavoro un senso molto moderno di urgenza e di costante incompiuto.